Giovedì 4 agosto
La mattinata scorre come di routine: si inizia con un buon
cafè con leche ed un
croissant grande al bar. Poi si fa vita da spiaggia o si girella per Benicassim. Nel tardo pomeriggio però iniziano i primi concerti, soltanto un assaggio di quello che arriverà dal giorno dopo, ma già un buon boccone.
Dentro al recinto del FIB ci sono 5 palchi: 4 tendoni chiusi ed uno gigante all'aperto, da 30000 posti. Tra i tendoni spicca l'
Hellomoto: il palco più sborone, sponsorizzato dalla Motorola, con giochi di luce, laser, un megaschermo, telecamere, addirittura c'è l'aria condizionata che scende dall'alto! Un altro palco che mi attira molto è quello verde piccolino: li ci faranno musica electro/elettronica/ambient ed altri generi un po' "di nicchia".
Oltre ai palchi ci sono bancarelle, una zona Internet, gabbiotti dove vendono i ticket, ovvero la moneta ufficiale del FIB con la quale comprarsi da bere (1 ticket = 1 euro).
Poi ci sono ovviamente i tendoni dove servono bevande e cibo di ogni tipo, tra cui ottimi kebab, falafel, crepes, pizze.
Per oggi comunque è aperto soltanto il palco più grande, quello all'aperto.
Il primo a salire sul palco è Aldo Linares, che è un DJ, mette su dei dischi carini e null'altro. Poi Dorian e Deluxe che non sono male ma non mi dicono molto. I The Posies sono una scoperta, mi lasciano una buona impressione, dovrò approfondire... Poi arrivano i The Polyphonic Spree: sono bizzarri, sono tanti, tutti vestiti con delle strane tuniche e fanno una musica che ha qualcosa del gospel e qualcosa di molti altri generi. Tutto sommato mi piacciono, sanno creare una buona atmosfera, sanno stare sul palco, riescono a creare un buon legame col pubblico.
I The Tears invece mi deludono, essendo ex Suede mi deludono al cubo, sembrano, come dire, insipidi.
Infine gli Underworld: altra delusione, ci sono troppi truzzi ad ascoltarli, è troppo, troppo tamarra l'atmosfera, troppo techno i loro mix, che non sono altro che i soliti loop che li han resi famosi, messi su uno dopo l'altro, senza molta fantasia. Ad accompagnare i loro pezzi ci sono anche degli effetti visivi... ridicoli, sono soltanto dei quadratini colorati che cambiano colore a tempo di musica, nulla di più.
Decido di non aspettare fino alla fine: prendo il bus-navetta che mi riporta al campeggio, meglio risparmiare le forze, domani sarà una lunga giornata.
h3, ore 15:27