Il vecchio siede coi gomiti poggiati sul tavolo quadrato, osservando la mappa. "Ho dimenticato dove dovevo andare" è quello che si può udire dalle sue labbra ora. "Ho dimenticato dove volevo andare". Getta uno sguardo fuori: una distesa di terra umida e rossiccia, fangosa e appena ondulata. Tre macchine ci girano sopra senza traiettorie definite. Si fermano. Schiamazzi. Il vecchio si alza e chiude la finestra. Si rimette al tavolo. Guarda le sue braccia. La lama di rasoio nel suo polso. Non sulla pelle del suo polso, ma all'interno della carne. Sporge appena, ricoperta dalla pelle. Ormai non può far più male.
quiet-tiz, ore 21:52